Meine Kirche

Bitte wählen Sie Ihren Pastoralraum, Ihre Pfarrei oder Wohngemeinde:

Informationen
Anders­spra­chi­ge Mis­si­on MCI Allschwil-Leimental

  • News

    MCI Allschwil-LeimentalAgen­da del­la Missione

    Domenica 23 febbraio

    Ore 11.00: S. Messa, S. Teresa (Allschwil)

    Mercoledì 26 febbraio

    Ore 14.30: Rosario e incontro gruppo TEPA, S. Teresa (Allschwil)

    Domenica 2 marzo

    Ore 11.00: S. Messa, S. Teresa (Allschwil)

    Mercoledì 5 marzo - Le Ceneri

    Ore 14.30: Rito delle Ceneri, S. Teresa (Allschwil)

    15.02.2025

    MCI Allschwil-Leimental«A voi che ascoltate…»

    Siamo talmente abituati ai buoni consigli che spesso ci lasciano indifferenti. "Amate i vostri nemici" - "Fate del bene a quelli che vi odiano" - "Benedite coloro che vi maledicono" - "Pregate per coloro che vi trattano male" (Lc 6,27-28).

    Quante volte abbiamo sentito queste proposte del Vangelo. Sentite? Non, basta. Gesù precisa: “A voi che ascoltate…” (Lc 6,27).

    Per Gesù, le sorti dell'umanità si giocano non sulla ripicca, non sul dare e ricevere per interesse e neppure sul puntare tutto e solo su ciò che si vede o si sente raccontare. C'è ben altro e di più profondo o di più alto che trova dimora nel cuore umano: è la dignità di dimostrarsi superiori al nemico, alla vendetta, al rancore, al torto ricevuto. Come? Non ripagando con la stessa moneta. Che non significa cedimento. Vuol dire rimanere da quella parte della ragione che si identifica con l'amore. La ripicca aumenta i danni, aggiunge anelli alla discordia, alimenta rancori. Pregare e amare i nemici, non vuol dire fare in modo che diventino amici. Vuol dire che la contropartita, la lotta al male si fa distanziandosi da esso, bandendo le vendette. E c'è ancora un modo che Gesù suggerisce per non caricare di sospetti e maldicenze la nostra vita: "Non giudicate e non sarete giudicati"(Lc 6,37), perché nessuno di noi sa cosa passa nel cuore di un altro. E ancora: “Non condannate e non sarete condannati" (Lc 6,37), perché, chi più e chi meno, nessuno è esente da colpe e a nulla serve scaricare sugli altri le cause dei nostri insuccessi. Gesù ci ricorda che i miglioramenti nella nostra vita interiore, nelle famiglie, nelle comunità e nella società sono garantiti dalla buona educazione: “Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Lc 6,31).  Quando la nostra storia umana conosce sofferti rapporti di rottura con il prossimo, le soluzioni vincenti che danno sollievo si trovano, solo e sempre, combattendo il male con il bene.

    P. Valerio Farronato

    15.02.2025

    MCI Allschwil-LeimentalAgen­da del­la Missione

    Domenica 9 febbraio

    Ore 11.00: S. Messa, S. Teresa (Allschwil)

    Mercoledì 12 febbraio

    Ore 14.30: Rosario e incontro gruppo TEPA, S. Teresa (Allschwil)

    Domenica 16 febbraio

    Ore 11.00: S. Messa, S. Teresa (Allschwil)

    Mercoledì 19 febbraio

    Ore 11.30: S. Messa e pranzo comunitario del TEPA, S. Teresa (Allschwil)

    Pranzo del TEPA: Menu: Insalata mista * Baccalà mantecato e patate * Dessert. Prezzo 18 ChF. L'incontro inizia in chiesa con la S. Messa, prosegue nella sala parrocchiale con il pranzo, al termine la tombola. Prenotarsi in segreteria entro lunedi 17 febbraio.

    30.01.2025

    MCI Allschwil-Leimental«Pren­di il largo…»

    Al lago di Galilea al termine di una notte piena di vuoto, come le reti vuote dei discepoli, Gesù si avvicina e prende sul serio quel vuoto. Gesù dice a Pietro e ai suoi colleghi: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Pietro, se pur deluso da una pesca fallimentare, si fida: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Gesù non ci colpevolizza per i vuoti che abbiamo, ci chiede di fidarci di Lui. Pietro e i suoi compagni, di fronte alla proposta di Gesù, non hanno perso tempo cercando scuse o colpevoli per il loro insuccesso. Hanno ascoltato la Sua voce e hanno preso il largo. Se c’è qualcosa da imparare nei momenti di vuoto interiore è bene farsi meno sensi di colpa, ma più umiltà e praticità. Così passa la notte. E il giorno che sicuramente arriva non deve trovarci fissi sul vuoto interiore, come ipnotizzati dai nostri fallimenti. Perché più fissiamo il vuoto e più diventiamo vuoti. Gesù fa alzare lo sguardo a Pietro e a chi era con lui. Dona a loro il realismo. Credere significa smettere di fissarci solo sulle cose che non vanno e tornare a riprendere il largo. Credere significa rimettere i piedi per terra. Credere è accorgersi che se si rimane aperti e fiduciosi, anche in una notte buia può nascondersi un’opportunità. Cristo ci vuole pellegrini di speranza, invita ad andare oltre e ricorda che noi non possiamo fermarci al fallimento, valiamo di più. Gesù ci dice che le cose che contano nella vita le conosciamo, le abbiamo impresse nell’animo, nel cuore. Vanno solo consultate. Ciò non ci mette certamente al sicuro dai fallimenti, i nostri limiti lo testimoniano. Il Vangelo però è sapere di non essere soli anche quando facciamo fiasco.

    P. Valerio Farronato

    30.01.2025
nach
soben